Chi è lo Psicoanalista?
Lo psicanalista è uno psicoterapeuta che si ispira alla psicanalisi di Sigmund Freud e dei suoi successori. Dopo Sigmund Freud infatti, sono nate diverse correnti dal suo pensiero originale, definite post-freudiane. Esse prendono origine dalle teorie proposte da Freud, attribuendo però un peso differente alle diverse componenti della teoria dello sviluppo psicosessuale originale, introducendo anche elementi nuovi non considerati da Freud.
Lo psicanalista, per diventare tale, deve necessariamente sottoporsi in prima persona ad un’analisi personale che può avere una durata variabile (in genere qualche anno) con il fine di risolvere eventuali conflitti personali irrisolti e di acquisire maggiori competenze professionali.
Gli analisti della Società Psicoanalitica Italiana (S.P.I.) in particolare e, in generale, tutti gli analisti dell’International Psychoanalytic Association (I.P.A.), si sono formati attraverso un lunghissimo training all’interno della Società. Tale training costituisce una garanzia per la competenza professionale e prevede una analisi personale con un analista esperto della Società stessa, un corso teorico-clinico di almeno quattro anni e una serie di supervisioni di casi clinici con analisti-supervisori dell’Istituto di training.
Cosa fa lo Psicoanalista?
Lo psicoanalista, seduto dietro il paziente e al di fuori della sua vista, lo invita a cercare di dire quello che pensa e ad esprimere tutte le idee che si associano nella sua mente. Comincia allora un processo il cui sviluppo e la cui risoluzione esigeranno un lungo tempo di elaborazione.
Una serie di complessi fenomeni prenderanno forma: si presenteranno, attraverso le parole o i silenzi del paziente e l’ascolto dello psicoanalista, degli eventi significativi che potranno apparire sia come ricordi sia come stati affettivi vissuti nel presente della seduta analitica. La comprensione e gli interventi interpretativi dell’analista contribuiranno allo sviluppo del processo terapeutico. Il paziente rivivrà, nella relazione con l’analista, aspetti delle relazioni significative della sua vita, presente e passata.
La psicoanalisi non è una terapia di breve durata in quanto è necessario che l’analizzando abbia il tempo necessario per esplorare e rielaborare adeguatamente la sua realtà psichica. In linea di massima, una buona analisi richiede che l’analizzando incontri l’analista per più sedute a settimana. La durata di ciascuna seduta è di 45-50 minuti.
A chi è consigliata la cura psicoanalitica ?
A chiunque senta l’esigenza di conoscere più approfonditamente se stesso e desideri un cambiamento. Lo stato di insoddisfazione personale e la spinta a cercare ‘qualcuno’ con cui poter parlare del proprio mondo psichico ed emotivo può far nascere un progetto di cura psicoanalitica. La sofferenza psichica può manifestarsi attraverso svariate modalità.
Oggi la cura psicoanalitica è indicata per molte forme psicopatologiche che riguardano le seguenti personalità: nevrotica, depressiva-maniacale, melanconica, antisociale, narcisistica, schizoide, masochistica distruttiva, borderline. Anche molte malattie somatiche possono essere il segno di un disagio e di una sofferenza psicologica: alcune di esse sono considerate delle vere e proprie malattie psicosomatiche.
In ogni caso non è tanto la qualità dei sintomi psichici che deve essere considerata, in vista di un progetto di cura psicoanalitica, quanto piuttosto la spinta che la persona può sentire nel rivolgersi ad un analista per poter venire in contatto, attraverso le parole, con la propria realtà psichica per modificarla.